Roma, 27 mag – La riduzione degli sprechi alimentari e la sostenibilità delle produzioni rappresentano da sempre una sfida per l’industria mangimistica italiana e la recente proposta normativa dell’Unione Europea sulla cosiddetta economia circolare indica ora una via precisa da percorrere. In italia si tratta di processi di valorizzazione già in atto da tempo. Secondo i dati più recenti, l’industria mangimistica italiana impiega e valorizza circa 650.000 tonnellate all’anno di coprodotti inviati dall’industria alimentare: prodotti da forno, dell’industria della pasta, dolciaria, amidiera, degli zuccheri, della distillazione, ecc. – per un valore di circa 300 milioni di euro.
27 Maggio 2016