Cos’è un mangime

La dieta degli animali, parimenti a quella umana, deve apportare in giusti rapporti i principali elementi nutrizionali quali carboidrati, proteine, grassi, vitamine e minerali.

Fino alla metà del secolo scorso, i mangimi erano poveri di nutrienti, spesso prodotti e conservati in modo poco idoneo. Per fornire sostanze minerali e vitamine si utilizzavano sale pastorizio e le razioni erano spesso insufficienti per il fabbisogno animale, con conseguenze sul benessere ed aumento di sensibilità alle malattie.

Negli ultimi decenni, il progresso delle ricerche scientifiche sulla nutrizione animale ha consentito un continuo miglioramento della qualità dei mangimi fino ad ottenere alimenti sempre più attenti allo stato di salute dell’animale e dell’uomo.

La dieta degli animali, parimenti a quella umana, deve apportare in giusti rapporti i principali elementi nutrizionali quali carboidrati, proteine, grassi, vitamine e minerali.

Fino alla metà del secolo scorso, i mangimi erano poveri di nutrienti, spesso prodotti e conservati in modo poco idoneo. Per fornire sostanze minerali e vitamine si utilizzavano sale pastorizio e le razioni erano spesso insufficienti per il fabbisogno animale, con conseguenze sul benessere ed aumento di sensibilità alle malattie.

Negli ultimi decenni, il progresso delle ricerche scientifiche sulla nutrizione animale ha consentito un continuo miglioramento della qualità dei mangimi fino ad ottenere alimenti sempre più attenti allo stato di salute dell’animale e dell’uomo.

Le regole fondamentali per una corretta alimentazione animale

Per assicurare benessere, all’animale devono essere forniti in termini quali-quantitativi i principi nutritivi necessari alla crescita ed alla salute e, per raggiungere tale obiettivo, è necessario che tutti i nutrienti del mangime siano selezionati, controllati, bilanciati ma anche esenti da alcuni fattori anti-nutrizionali presenti in molteplici materie prime di origine vegetale. Allo stato naturale, il seme di soia presenta ben 25 fattori anti-nutritivi; il grano, invece, contiene una proteina capace di bloccare negli animali e nell’uomo la produzione intestinale dell’amilasi, l’enzima necessario alla corretta digestione dell’amido.

Come per alcuni alimenti destinati al consumo umano, i trattamenti termici (cottura, fioccatura, tostatura) sono metodi che permettono di ottenere mangimi facilmente metabolizzabili, digeribili e salubri, poichè rendono l’alimento più efficace per l’organismo e conferiscono stabilità microbiologica al prodotto.

Nella formulazione e nella produzione di un mangime, le seguenti azioni sono fondamentali:

  • eliminare sostanze potenzialmente all’origine di effetti indesiderabili per la dieta
  • sostituire un nutriente, anche presente naturalmente, al cui eccesso di consumo possono essere collegati effetti patogeni (es. alcuni lipidi o acidi, privilegiando quelli a catene lunghe ed insaturi)
  • favorire la concentrazione di composti naturalmente presenti, dotati di importanti benefici (vitamine, oligoelementi, aminoacidi, ecc.)
  • se necessario, sostenere gli arricchimenti strutturali degli alimenti con semplici integrazioni.

Queste considerazioni sono importanti quanto la conoscenza che ogni specie animale abbia specifiche esigenze nutrizionali e metaboliche, variabili anche in base all’età, alla razza, allo stato fisiologico ed alle performance.

Per soddisfare al meglio tali richieste, gli alimenti per animali devono essere ideati appositamente e prodotti con materie prime sicure e di qualità nutrizionale adeguata, trattate o meno a seconda della natura intrinseca della sostanza e degli obiettivi proposti per la salute animale e a tutela dell’uomo.

Gli animali: i nostri "clienti"

La Legislazione mangimistica distingue gli animali destinati alla produzione di alimenti e gli animali da compagnia.

Il concetto di “destinato alla produzione di alimenti” considera le specie normalmente destinate al consumo umano nella Comunità europea. Mentre per “animale da compagnia” o “familiare” si intende qualsiasi animale normalmente non rientrante nel suddetto fine, sempre sul territorio comunitario.

Animali da produzione alimentare

Sono le specie animali che normalmente vengono consumate dall’uomo, unitamente ai prodotti da esse derivanti (carne, latte e uova).

La protezione degli animali in allevamento, durante il trasporto e la macellazione sono oramai obiettivi prioritari del Legislatore europeo; in tale senso, il Trattato di Lisbona del 2007 rappresenta un momento fondamentale riconoscendo gli animali come “esseri senzienti”. Di conseguenza, la loro finalità per esigenze primarie umane non deve esimere dal salvaguardare il loro diritto a condizioni idonee di vita (benessere), non pregiudicando l’equilibrio ambientale ed osservando criteri etici.

Gli aspetti correlati al benessere animale sono importanti argomenti di interesse pubblico che incidono sull’atteggiamento del consumatore nei confronti dei prodotti agricoli e che necessitano sempre più di maggiore attenzione da parte di tutti gli operatori coinvolti: solo da animali sani ed alimentati in modo adeguato si ottengono prodotti sicuri e di qualità per il consumatore finale.

Inoltre, l’allevamento resta una delle principali fonti economiche per il nostro Paese, grazie al quale eccellenze alimentari nazionali sono esportate in tutto il mondo.

Sono le specie animali che normalmente vengono consumate dall’uomo, unitamente ai prodotti che da esse derivano (carne, latte e uova).

La protezione degli animali in allevamento, durante il trasporto e la macellazione sono oramai obiettivi prioritari del Legislatore europeo; in tale senso, il Trattato di Lisbona del 2007 rappresenta un momento fondamentale riconoscendo gli animali come “esseri senzienti”.

Gli aspetti correlati al benessere animale sono importanti argomenti di interesse pubblico che incidono sull’atteggiamento del consumatore nei confronti dei prodotti agricoli e che necessitano sempre più di maggiore attenzione da parte di tutti gli operatori coinvolti: solo da animali sani ed alimentati in modo adeguato si ottengono prodotti sicuri e di qualità per il consumatore finale.

L’allevamento è un’importante fonte economica per il nostro Paese riguardante le esportazioni di eccellenze alimentari in tutto il mondo.

Animali da compagnia

Cani, gatti e molte altre specie da compagnia (uccellini, pesci, rettili, piccoli mammiferi, ecc.) svolgono un ruolo importante nella società europea e nella famiglie dei loro 70 milioni di proprietari con cui convivono. Sono alimentati principalmente con pet food, inteso come l’insieme degli alimenti industriali preconfezionati, elaborati e studiati appositamente per esigenze specifiche (specie, razza, età, sesso, stadio della vita ed attività).

Secondo le ultime stime della FEDIAF, in Europa sono presenti oltre 200 milioni di pet, suddivisi in circa 70 milioni di gatti, 62 milioni di cani e pesci in 15 milioni di acquari (stimati 65 milioni), che consumano circa 8,3 milioni di tonnellate di pet food ogni anno (per un totale di 15,5 bilioni di euro).

A livello nazionale, sembra che il numero di pet abbia pareggiato il numero degli italiani con circa 60 milioni di presenze, di cui più di 14 milioni suddivisi quasi equamente fra cani e gatti. il settore rappresenta una produzione di circa 560.000 tonnellate per un fatturato annuo di quasi di 2 miliardi di euro.

Cani, gatti e molte altre specie da compagnia (uccelli, pesci, rettili, piccoli mammiferi, ecc.) svolgono un ruolo importante nella società europea e nelle famiglie dei loro 70 milioni di proprietari con cui convivono. Sono alimentati principalmente con pet food, inteso come l’insieme degli alimenti industriali preconfezionati, elaborati e studiati appositamente per esigenze specifiche (specie, razza, età, sesso, stadio della vita ed attività).

Secondo le ultime stime della FEDIAF, in Europa sono presenti oltre 200 milioni di animali da compagnia, suddivisi in circa 74 milioni di gatti, 63 di cani, 40 di uccelli e 20 di piccoli mammiferi, che consumano circa 8,3 milioni di tonnellate di pet food ogni anno (per un totale di 15,5 bilioni di euro).

A livello nazionale, sembra che il numero di pet abbia pareggiato il numero degli italiani con circa 60 milioni di presenze, di cui più di 14 milioni suddivisi quasi equamente fra cani e gatti. Il settore rappresenta una produzione di circa 560.000 tonnellate per un fatturato annuo di quasi di 2 miliardi di euro.

Tipologie di mangimi

La Legislazione comunitaria definisce ed individua diverse tipologie di mangimi sulla base di molteplici aspetti correlati in particolare al soddisfacimento dei fabbisogni energetici e nutrizionali, ad alcune funzionalità desiderate, a peculiarità di natura degli ingredienti inclusi nella ricetta o di processo produttivo. Tali caratteristiche concorrono per un unico importante obiettivo: ottenere effetti per il benessere dell’animale e sostenere l’attività produttiva di animali sani.

Oltre alle materie prime vegetali o animali destinate all’alimentazione animale, definite dalla norma vigente (Reg. CE n. 767/2009) come mangimi o alimenti semplici, è stabilita legalmente una classificazione in base al soddisfacimento della razione giornaliera dell’animale.

La razione giornaliera indica tipicamente la quantità totale di uno specifico mangime necessaria in media al giorno ad un animale di una data specie, categoria di età e stile di vita o attività per soddisfare tutti i suoi bisogni energetici e nutrizionali.

Materie prime per mangimi o Mangimi semplici

Sono i prodotti di origine vegetale o animale, il cui obiettivo principale è soddisfare le esigenze nutrizionali degli animali. Possono essere allo stato naturale, freschi o conservati ed includono i derivati della loro trasformazione industriale. Sono le sostanze organiche o inorganiche, comprendenti o meno additivi per mangimi, destinati all’alimentazione degli animali per via orale, come tali o previa trasformazione; possono essere somministrate direttamente agli animali, utilizzate per la preparazione di mangimi composti oppure come supporto per gli additivi nelle premiscele.

Mangimi composti

Sono le miscele di almeno due materie prime per mangimi, contenenti o meno additivi per mangimi, destinati all’alimentazione degli animali per via orale sotto forma di mangimi completi o complementari. Includono i mangimi d’allattamento somministrati allo stato secco o liquido per alimentare i giovani animali come complemento o in sostituzione del latte materno.
Mangimi completi
Sono i mangimi composti che, per la loro composizione, sono sufficienti per una razione giornaliera dell’animale.
Mangimi complementari
Sono i mangimi composti con contenuto elevato di alcune sostanze ma che, per la loro composizione, sono sufficienti ad una razione giornaliera dell’animale solo se associati ad altri mangimi. Comprendono i mangimi minerali che possiedono almeno il 40 % di ceneri grezze (residui inorganici delle materie prime impiegate).

Mangimi con particolari fini nutrizionali

I mangimi dietetici sono in grado di soddisfare un particolare fine nutrizionale di animali, le cui funzionalità (processo digestivo, di assorbimento o metabolismo) rischiano di essere alterati momentaneamente o sono alterati temporaneamente in forma irreversibile. Dall’assunzione di questa tipologia di mangimi, gli animali traggono giovamento perché rispondono alle esigenze del loro stato di salute. Ve ne sono di diverse tipologie e destinati agli animali da produzione alimentare o da compagnia: dal supporto della funzione cardiaca, renale, epatica o dermica alla compensazione della digestione fino alla riduzione del rischio chetosi e dell’eccesso di peso corporeo, ed alla ripresa nutrizionale/convalescenza.

Tutti i particolari fini nutrizionali e le disposizioni che li regolamentano riguardanti l’etichettatura e la loro natura sono autorizzati dalla Commissione europea mediante appositi atti comunitari (Dir. 2008/38/CE e succ. modifiche).

I mangimi dietetici, completi o complementari, non includono i mangimi medicati.

Mangimi medicati

I mangimi medicati rappresentano una via alternativa di somministrazione del farmaco veterinario all’animale e possono essere prodotti solo previa presentazione di prescrizione effettuata dal veterinario dopo la visita dell’animale o del gruppo di animali in allevamento. L’azienda mangimistica autorizzata appositamente a tale produzione deve fabbricarli in conformità delle norme che ne garantiscono la dose esatta e l’omogeneità. Occorrono quindi precise indicazioni di dosaggio e modalità di somministrazione, evidenziate dal veterinario sulla ricetta (durata del trattamento o dei periodi di sospensione prima della destinazione dei prodotti di origine animale al consumo umano, utili ad evitare residui di farmaci non tollerabili negli alimenti ed effetti negativi sul benessere animale e sull’ambiente).

La produzione di mangimi medicati, completi o complementari, rappresenta quindi un servizio che il produttore di mangimi presta all’allevatore sulla base di un’autorizzazione del medico veterinario.

Peculiarità

Per rispondere più efficacemente alle esigenze degli animali, l’Industria produce anche mangimi con caratteristiche peculiari in base agli effetti sulla salute animale o ad alcune caratteristiche o natura degli ingredienti inclusi nella ricetta.

La scelta delle materie prime utilizzate ed alcune caratteristiche del prodotto (umidità, forma e stato fisico) possono individuare differenti mangimi determinandone un diverso valore in termini di obiettivi nutrizionali, preferenza per l’animale, presentazione o semplicemente valutazioni commerciali.

La normativa infatti autorizza la possibilità di utilizzare ingredienti e produrre mangimi contraddistinti da altri fattori, tenendo conto anche della disponibilità di approvvigionamento delle materie prime (soprattutto vegetali) sul mercato.

Mangimi biologici

Le norme per la produzione biologica dei mangimi riguardano sia le modalità di fabbricazione sia le caratteristiche delle materie prime, vegetali ed animali, e degli additivi.

L’intera filiera di produzione di mangimi biologici, controllata da Organismi terzi che rilasciano certificazioni in base alla conformità legale ed alla rispondenza a standard nazionali, interessa anche l’importazione da Paesi terzi ispezionata dalle Autorità competenti. Questa tipologia di mangimi deve rispettare precise regole indicate in diversi provvedimenti comunitari, di cui i principali sono il Reg. UE nn. 834/2007 e 889/2008 e successive modifiche. Anche l’etichettatura deve seguire disposizioni ben precise a tutela della corretta informazione al consumatore.

Mangimi contenenti OGM

Tutti gli organismi geneticamente modificati autorizzati in Unione europea possono essere impiegati nella produzione di alimenti destinati al consumo umano ed animale. Ogni evento è autorizzato dopo attenta valutazione scientifica da parte dell’EFSA che ne verifica la sicurezza, stabilendo eventuali criteri anche per il successivo monitoraggio ambientale. I mangimi contenenti OGM o prodotti da essi derivati devono essere fabbricati ed etichettati in conformità ai Regg. CE nn. 1829 e 1830/2003. La scelta di utilizzo di materie prime GM per la produzione di mangimi può essere motivata da esigenze anche di diversa natura; come evidenziato in quest’ultimo ventennio, l’Italia non è autosufficiente per l’approvvigionamento di alcuni vegetali e non sono da sottovalutarne i requisiti sanitari.

Forma e consistenza

Anche la forma fisica e di commercializzazione dei mangimi è importante ed è determinata dalla specie/categoria animale cui sono destinati, proprio per meglio soddisfare richieste nutrizionali ma anche comportamentali.

Ad esempio, per gli animali da produzione alimentare generalmente i mangimi sono secchi ed in forma di sfarinati, pellet o spezzati; nel caso invece degli animali da compagnia, gli alimenti possono avere diversa consistenza per il tenore di umidità unitamente alle presentazioni e forme più svariate, quali crocchette, patè, snack e bocconcini, zuppe ed articoli da masticare, biscotti e flakes.

Gli alimenti per animali possono essere distinti in base al tenore di umidità, differenziandosi in secchi, umidi, liquidi.

Mangimi secchi

La maggior parte dei mangimi per animali da produzione alimentare sono secchi poiché la percentuale di umidità è pari o addirittura inferiore al 12 %, sia per la natura e stato fisico delle materie prime vegetali sia per le tecniche produttive impiegate.

Tale tipologia è anche vastamente riscontrabile nel settore del pet food, dove le sementi e le granaglie sono molto utilizzate per piccoli animali (roditori ed uccelli) oppure laddove il processo produttivo porti alla fabbricazione di crocchette e biscotti o snack in particolare per cani e gatti.

Mangimi umidi

Gli umidi o conserve sono destinati principalmente agli animali da compagnia (scatolette, bustine, barattoli) e presentano un tenore di umidità pari a circa il 70-80%. In alcuni casi, in questa tipologia di prodotto possono essere incluse parti non trasformate o parzialmente trasformate di vegetali unitamente ad ingredienti di origine animale, indispensabili per le specie carnivore in senso stretto come i gatti. Gli alimenti umidi possono favorire la palatabilità ed il grado di soddisfacimento dell’animale in modo diverso.

Mangimi liquidi

I mangimi liquidi sono principalmente destinati agli animali d’allevamento oppure agli animali da compagnia, soprattutto nei cuccioli in sostituzione del latte materno. Sono alimenti quindi ad alto valore nutrizionale, studiati appositamente per la crescita in base ad esigenze differenti per specie.