Roma, 20 giu – La dipendenza da materie prime alimentari importate dall’estero ha raggiunto una soglia di allarme. Le risorse interne sono infatti insufficienti per rispondere alla domanda delle aziende zootecniche: quasi il 60% dei cereali e delle farine proteiche impiegate per produrre mangimi composti sono importati nel Paese con un impatto economico negativo di quasi 3 miliardi di euro. Tra i casi più preoccupanti c’è il caso del mais passato dall’autosufficienza di una decina di anni fa a un deficit del 50%. È questa la fotografia emersa durante l’Assemblea annuale di Assalzoo, l’Associazione nazionale tra i produttori di alimenti zootecnici, che si è svolta a Roma 19 giugno.
20 Giugno 2019