La Legislazione comunitaria definisce ed individua diverse tipologie di mangimi: additivi, premiscele e mangimi propriamente detti.
Oltre alle materie prime destinate alla produzione di mangimi, dette anche mangimi o alimenti semplici qualora immessi in commercio e destinati all’alimentazione diretta dell’animale, la Legislazione mangimistica vigente definisce diverse tipologie sulla base del soddisfacimento della razione giornaliera dell’animale e sulle funzioni.
La razione giornaliera indica tipicamente la quantità totale di uno specifico mangime necessaria in media al giorno ad un animale di una specie, categoria di età e stile di vita o attività per soddisfare tutti i suoi bisogni energetici e nutrizionali.
Anche la forma di commercializzazione è importante ed è determinata in funzione della specie/categoria animali cui sono destinati, proprio per meglio soddisfare abitudini e richieste.
Per gli animali da produzione alimentare generalmente sono in forma di sfarinati, pellet o spezzati; nel caso degli animali da compagnia, le presentazioni sono le più svariate, crocchette, patè, snack e bocconcini.