#meatthefact: l’iniziativa europea per una corretta informazione

European Livestock Voice, un piattaforma che coinvolge 11 associazioni europee, lancia il sito per una comunicazione informata sull’allevamento in Europa ed sul consumo di prodotti di origine animale.

www.meatthefacts.eu

 

Il settore zootecnico è oggi al centro dei dibattiti pubblici in Europa e non solo. Sono dibattiti dominati da gruppi di interesse che vogliono solo diffondere miti e visioni radicali sull’allevamento. Sempre più spesso sui social media e sulla stampa, questi miti e opinioni finiscono per ritrarre un quadro in netto contrasto con la realtà vissuta ogni giorno da migliaia di agricoltori e professionisti europei che lavorano in campo. Questi dibattiti hanno un forte impatto sulle opinioni dei consumatori europei sul ruolo dei prodotti animali nella loro scelta di vita e spingono il settore zootecnico in un angolo estremamente difensivo della società. Tutto ciò incide negativamente sul modello di allevamento e sul quadro politico dell’Unione Europea, aumentando le sfide che le nostre comunità agricole devono affrontare per garantire la loro vitalità economica, il rinnovo generazionale e la loro capacità di adattarsi alle esigenze sociali e ambientali.

In questo contesto, e per la prima volta a livello europeo, oltre una dozzina di organizzazioni zootecniche hanno deciso di riunirsi per intraprendere un’azione comune per presentare l’altra faccia della storia; azione necessaria per ripristinare l’equilibrio e le informazioni fattuali sia sull’impatto che sul contributo del settore zootecnico europeo. Con questo obiettivo chiaro in mente, European Livestock Voice ha sviluppato un proprio centro di informazione, un portale online che esamina l’accuratezza delle dichiarazioni più frequenti sulla produzione animale, il consumo di prodotti di origine animale e i suoi benefici:

Siamo convinti che il modello di allevamento europeo, basato su strutture agricole diversificate, locali e familiari, sia la spina dorsale delle zone rurali dell’Unione europea. Un modello che sostiene un gran numero di posti di lavoro e di industrie, contribuisce all’approccio circolare nell’ambito della bioeconomia dell’UE, garantendo nel contempo un approvvigionamento costante e a prezzi accessibili di alimenti in quantità adeguata, sicuri e nutrienti, nonché di molti altri prodotti e sottoprodotti, necessari per uno stile di vita sano o per le industrie culturali e creative europee.

L’eliminazione dell’allevamento dall’Europa avrebbe gravi conseguenze. L’Europa senza allevamento perderebbe pascoli essenziali, affronterebbe un aumento degli incendi boschivi, una forte carenza di fertilizzanti organici, energia verde e molte altre materie prime essenziali, contribuendo nel contempo ad un aumento dell’esodo rurale. Allo stesso tempo, ciò comporterebbe inevitabilmente la necessità di fare affidamento sulle importazioni di prodotti di origine animale, con un minore controllo sugli standard di produzione e una minore domanda di materiali a base di combustibili fossili.

Per sostenere il lancio di questa iniziativa, due nuovi deputati, anch’essi allevatori, Alexander Bernhuber (PPE, AT) e Jérémy Decerle (Renew Europe, FR) hanno deciso di guidare il dibattito nel nuovo Parlamento europeo ospitando a Bruxelles l’evento di lancio della piattaforma.

Per l’eurodeputato Alexander Bernhuber la situazione è chiara: “Il dibattito odierno sull’allevamento è spesso incentrato sulla mancanza di conoscenze all’interno della società. Il divario tra consumatori e produttori sta diventando sempre più grande. Gli agricoltori europei producono secondo i più elevati standard mondiali in materia di benessere degli animali. Oggi la sfida è comunicare al consumatore il lavoro essenziale dei nostri agricoltori attraverso diversi canali. European Livestock Voice ha creato una piattaforma importante per illuminare la questione e lottare contro la disinformazione a livello europeo. È importante diffondere nei media le conoscenze sull’allevamento basate sui fatti. Pertanto, sostengo con forza questa iniziativa”.

Dal canto suo, l’eurodeputato Jérémy Decerle, commentando l’iniziativa, ha dichiarato: “Come allevatore di vacche Charolais, ma anche come membro del Parlamento europeo (COM AGRI), non posso che accogliere con favore il lancio di questa piattaforma europea, specificamente dedicata all’allevamento. Potrebbe contribuire a dissipare alcuni preconcetti su questa professione e portare un po’ di pragmatismo nei dibattiti. In un momento in cui gli europei vogliono mangiare cibi più sani e più locali, ma anche preservare meglio il loro ambiente, gli agricoltori possono essere parte della soluzione piuttosto che parte del problema, e la ricerca di soluzioni inizia con un’analisi completa e razionale della situazione”.

L’eurodeputata Clara Eugenia Aguilera García ha commentato: “Questa iniziativa è un segnale positivo che ci aiuta nel nostro lavoro di difesa del settore zootecnico europeo. La comunità zootecnica europea lavora duramente per garantire la qualità, la sostenibilità, la salute e il benessere degli animali. Deve essere riconosciuta, pur mantenendo condizioni di parità di condizioni.  Dato il numero sempre crescente di idee sbagliate, è necessario lavorare di più per ripristinare una discussione costruttiva e razionale su un settore così importante per l’Europa.