MIPAAF – pubblicato il report sull’attività dei controlli per il 2020

Anche per il 2020 il Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali ha reso pubblici i dati e i risultati dell’azione svolta dall’ICQRF in tutte le differenti filiere dell’agroalimentare, attività che è stata svolta in un contesto complicato, viste le restrizioni imposte dalla pandemia.

Nel documento, oltre a dettagli sulla tutela del made in Italy agroalimentare nel mondo e sul web, per quest’ultimo continua la collaborazione con Rakuten e altri tre web marketplace (Alibaba, Amazon e Ebay), sono descritte le azioni a tutela delle produzioni da agricoltura biologica, nei settori vitivinicolo, ortofrutticolo e dei fertilizzanti, sulle produzioni di qualità (DOP, IGT e STG), gli interventi dell’ICQRF in qualità di Food Fraud Contact Point – a livello di cooperazione intra-UE – nonché dati e informazioni sulle attività svolte in tutti i settori di competenza, sulle attività di autorizzazione e vigilanza degli Organismi di controllo e certificazione, sulle attività sanzionatorie e sull’organizzazione della struttura.

I risultati operativi del 2020 confermano la qualità del sistema dei controlli italiano e il posizionamento dell’ICQRF tra le principali Autorità antifrode nel food a livello mondiale. I controlli antifrode sono stati 70.992, di cui 58.824 ispettivi e 12.168 analitici. Gli operatori ispezionati sono stati 37.508 e i prodotti controllati 77.080.

Nel report importante focus è stato dato ai diversi settori merceologici controllati (vitivinicolo, oli, lattiero caseario, ortofrutta, carne, cereali e derivati, uova, conserve vegetali miele, zuccheri, bevande spiritose, mangimi, fertilizzanti, sementi, prodotti fitosanitari e altri settori); in particolare, per il comparto mangimistico sono stati effettuati in totale 2450 controlli (2799 nel 2019), su 1118 operatori controllati (1259 nel 2019) con il 3,9% dei prodotti controllati, il 13,9% degli operatori irregolari (17,9% nel 2019), il 15,8% (il 19% nel 2019) degli esiti analitici irregolari su 1996 (1936 nel 2019) prodotti controllati. In tale contesto ne sono conseguiti 126 sanzioni amministrative (226 nel 2019), 6 sequestri (5 nel 2019) e 36 diffide (32 nel 2019) con alcuna notizia di reato.

I principali illeciti accertati hanno riguardato mangimi di diverse tipologie, destinati sia agli animali da reddito che a quelli da compagnia, risultati alle analisi di composizione non conforme ai limiti di legge o a quanto dichiarato in etichetta, mangimi dichiarati da agricoltura biologica con presenza di residui di prodotti fitosanitari rilevati all’analisi, mangimi irregolarmente confezionati o etichettati e la mancata adozione di adeguati sistemi di tracciabilità.

Nel report è evidenziata inoltre, la gestione delle banche dati per i controlli, l’autonoma capacità di verifica analitica delle produzioni agroalimentari, con ben 6 laboratori di analisi distribuiti in tutta Italia con oltre 100 tecnici di laboratorio e diverse collaborazioni scientifiche con altri laboratori, tra cui, quello di Perugia e il CNR di Napoli, quello di Catania e il Politecnico dell’Università di Bari e quello di Modena insieme al Joint Research Center per uno studio interlaboratorio relativo all’analisi dei carotenoidi nei mangimi.